Presentata la stagione: a sorpresa si alza il sipario al San Leonardo

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Partiamo dal bando, che richiedeva proposte per realizzare una stagione teatrale nella struttura di Santa Maria in Gradi, o comunque in altro luogo deciso dal Comune, anche se l’attenzione di tutti era puntata alla struttura universitaria. Cinque proposte vengono protocollate, e in fase di valutazione tre vengono bocciate per mancanza dei requisiti (particolare su cui chi è stato escluso sta ancora verificando eventuali ricorsi).

Due le proposte rimaste in piedi, tra cui la vincitrice, Consorzio Teatro Tuscia, premiata come dichiarato dal dirigente Menghini, per la lunga esperienza e l’affidabilità dimostrata in precedenza, progetto presentato in collaborazione con il Teatro Ghione e Pambieri.

L’amministrazione, una volta in mano cartellone, invia una comunicazione ufficiale all’Università della Tuscia indicando le date in cui potrebbe utilizzare la struttura. Una comunicazione a cui ufficialmente non è mai stata data risposta, in quanto l’Auditorium sta ospitando, come ogni anno, la stagione concertistica, ed è quindi impossibile sovrapporre le due manifestazioni, le cui date peraltro coincidono.

Cambio di programma, il Comune sposta tutto al San Leonardo, aggiungendo due reading nella chiesa di Sant’Egidio. Operazione prevista sicuramente dall’avviso pubblico, ma opinabile per quanto riguarda le due strutture. Diverso il numero di posti per gli spettatori, e quindi maggiori incassi che avrebbero permesso una diversa la scelta di spettacoli, un palco teatrale con misure decisamente più ampie dell’auditorium, nato per la musica, sia dal punto di vista strutturale che acustico. Anche in questo caso magari spettacoli esclusi per carenza di spazio tecnico sarebbero tornati in ballo. Tanti dubbi che non avranno risposta, sempre se chi ha partecipato non decida diversamente. La questione ha comunque creato un piccolo incidente diplomatico tra amministrazione e Università, coinvolta sicuramente troppo tardi. Per questo il rettore Ruggieri e l’assessore Valeri stanno concordando la stipula di una convenzione che regoli i rapporti tra le due istituzioni.

Veniamo alla stagione, spiegata da Patrizia Natale: “Ringrazio il Comune per l'apprezzamento riconosciuto a questo lavoro. Come sempre mi tocca la corsa, anche stavolta ci siamo organizzati al volo con una stagione creata all'ultimo momento. Torniamo però nel cuore della città – ha sottolineato – con una stagione articolata nei generi, che vede per protagonisti molti beniamini del pubblico, per stilarla ho pensato all'interesse di Viterbo e sono felice di iniziare con Silvio Orlando, che ha aggiunto una tappa e chiude la tournee qui. Sarà una vera festa. Sono certa che il gradimento sarà il più vasto possibile. I prezzi sono come sempre, soprattutto l'abbonamento e' contenuto per coinvolgere più persone. Inoltre è previsto il biglietto ridotto per la chiesa di Sant'Egidio, anche facendo spesa al centro e gli abbonati entreranno gratis”.

Questi gli appuntamenti: 28 febbraio, Silvio Orlando, “Il nipote di Rameou”; 6 marzo Nicola Pistoia E Paolo Triestino, “Grisù, Giuseppe e Maria”; 13 marzo, Paolo Ferrari e Valeria Valeri, “LoveLetters”; 23 marzo, Paola Tiziana Cruciani e Alessandra Costanzo, “Donnacce”; 28 marzo, Alessandro Preziosi, “Cyrano e la luna”; 10 aprile, Paola Quattrini, “Oggi è già domani”; 26 aprile, Anna Mazzamauro, “Nuda e cruda”; 3 maggio, Giorgio Albertazzi, “Lezioni americane”; i reading al Sant’Egidio saranno proposti il 6 aprile da Edoardo Siravo e Vanessa Gravina, “Fraintendimenti d’amore, da Saffo ai nostri giorni”, e 10 maggio da Caterina Costanini, con l’omaggio ad Anna Magnani, “Nannarella”. Spettacoli di qualità ma sicuramente non prime assolute, anzi molto è stato già visto sia in città che negli attivissimi teatro di provincia... ma come detto da Patrizia Natale, si è lavorato di corsa!

In chiusura l’intervento del sindaco: “Questo è un cartellone di qualità, un'occasione di crescita per il centro storico, che èpatrimonio di tutti, anche di chi non ci vive, poi penseremo alle periferie che vanno vissute. Questa città deve essere tutta partecipe alle iniziative”. Uno sguardo verso il teatro Unione, per chi l’amministrazione ha chiesto l’impegno a Regione e Ministero, con un nuovo finanziamento da 500mila euro, stralciato dall’ultimo milione e mezzo necessario, per renderlo almeno fruibile il prossimo anno.

Teresa Pierini

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