Ti posso spiegare: a grande richiesta, il Bianconi replica

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Il primo appuntamento ha infatti riscosso un successo talmente fragoroso, con il teatro strapieno in ogni ordine di posti e con decine e decine di spettatori purtroppo rimasti delusi dall’impossibilità di accedere allo spettacolo, che l’attore romano ha espressamente chiesto di poter tornare prima possibile nel teatro viterbese, colpito anche dalla calorosa e travolgente accoglienza del pubblico presente che non si è risparmiato quanto a risate e applausi, e che ha salutato con una vera e propria ovazione finale l’intera compagnia al momento della chiusura, tanto da costringere l’attore, romano non solo a tornare più volte alla ribalta ma addirittura, ed è la prima volta che accade nella recente storia del Teatro Bianconi, di chiedere direttamente dal palcoscenico la possibilità di ritornare per una seconda replica. Richiesta alla quale la direzione artistica ha immediatamente risposto affermativamente individuando la prima data disponibile per permettere al pubblico rimasto fuori dal teatro di assistere allo spettacolo.

Successo comunque meritatissimo per l’attore romano che ha deliziato il pubblico presente con una performance assolutamente perfetta ed esilarante, assistito brillantemente da Beatrice Fazi e dalla sorpresa Francesca Bellucci che hanno sfolgorato non solo per la bellezza ma anche per il cristallino talento artistico e comico.

Il testo presentato, inoltre, è piacevole, brillante, divertente, fresco e piccante. Quante volte abbiamo esordito in un nostro tentativo di giustificazione con un banale quanto istintivo “Cara non è come credi...Ti posso spiegare” per poi renderci conto appena un istante dopo che questa era l’unica frase che non andava pronunciata in quanto svelatrice di un segreto inconfessabile.

La storia ruota attorno alle dinamiche coniugali di una tradizionale coppia di sposi, interpretati da Michele La Ginestra e Beatrice Fazi, che nella routine di una vita affettiva supercollaudata e per certi versi ordinaria, saranno inaspettatamente costretti a confrontarsi con l’improvvisa presenza nel letto matrimoniale di una avvenente ragazza francese di cui apparentemente si ignorano i motivi della repentina materializzazione. Da qui, in un alternarsi di giustificazioni, spiegazioni, gelosie più o meno fondate, entreremo nella mente e nei cuori dei nostri protagonisti nei quali inevitabilmente un po’ tutti ritroviamo motivi di identificazione. L’intreccio, per quanto risulti basato sulla tipica dinamica che caratterizza frequentemente i rapporti affettivi di coppia, individua il suo elemento di distinzione nel garbo e nella delicatezza di una scrittura drammaturgica efficace, che non presta mai il fianco alla volgarità ma si distingue per la freschezza e la grande capacità interpretativa degli attori in scena.

In questo ancora una volta Michele la Ginestra ha dimostrato le sue doti di attore brillante, riuscendo con immediatezza a conquistare il pubblico grazie alla sua innata comicità fatta di una mimica insuperabile e una espressività impareggiabile. E in tal senso risultano imbattibili i maldestri tentativi di approccio che il nostro intraprendente protagonista, noncurante della sua totale ignoranza di qualsivoglia lingua straniera, architetterà nei confronti della giovane fanciulla, cimentandosi in dialoghi improponibili contraddistinti da una miscellanea di lingue diverse, dall’italiano al francese con avventurose incursioni nell’inglese, che daranno vita ad uno slang tutto personale fatto di suoni e intonazioni assolutamente esilaranti. Così, nell’alternanza di un flashback apparentemente chiarificatore e una situazione che ci riporta sull’orlo dell’irreparabile, l’intrigo si dipanerà sino all’esito finale in cui paradossalmente il pubblico rimarrà indeciso nella possibilità di valutare se sia preferibile la cruda realtà o una magica illusione!

La regia di Roberto Marafante costituisce come di consueto una garanzia indiscussa di qualità, caratterizzata da una freschezza ed elasticità che la rende sempre originale e funzionale alla storia, valorizzandone tutti i passaggi drammaturgici. La Ginestra è irresistibile nel giocare su tutti i risvolti del suo personaggio, Beatrice Fazi è una moglie di grande verità umana e l’affascinante Francesca Bellucci rileva un umorismo inconsueto in un’attrice giovane.

Un’occasione quindi unica e irripetibile per tutti coloro che non hanno potuto assistere al primo spettacolo e anche per chi lo ha visto per gustarsi una seconda volta l’irresistibile comicità di Michele La Ginestra. Naturalmente, considerato quanto è avvenuto nella prima occasione, la prenotazione in tempo utile dei tagliandi disponibili è caldamente consigliata.

Per informazioni e prenotazioni si può consultare il sito internet www.teatrobianconi.it o telefonare al 340 1045098340 1045098 (24h) o allo 0761 6136950761 613695.

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