Musei di notte ad un euro. Purtroppo Villa Lante rimane chiusa

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Per fortuna altre bellezze sono della partita e saranno aperte per tutti i visitatori. Questo l'elenco; Palazzo Farnese, Caprarola, orario 20:00 - 23:00 (ultimo ingresso 22.15); Palazzo Altieri , Oriolo Romano, 20:00 - 23:00 (ultimo ingresso 22.30); Museo Archeologico Nazionale, Tarquinia, 19:30 - 22:30; Necropoli dei Monterozzi di Tarquinia, 19:30 - 22:30, Museo Archeologico Nazionale, Tuscania 19:30 - 22:30; Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz, Viterbo 19:30 - 22:30 (ultimo ingresso 22.00).

All'interno di ogni struttura sono previste manifestazioni specifiche, che coinvolgeranno i visitatori.

 

A Palazzo Farnese a Caprarola l’apertura straordinaria si arricchirà dell’iniziativa “I Farnese e Annibale Caro: la mitologia a corte” promossa da MiBACT,  Comune di Caprarola e Visit Caprarola, con la collaborazione del Corteo Storico e della Compagnia di Teatro Popolare “P. Liuzzi”.
Saranno realizzati quadri viventi lungo il percorso di visita, con personaggi in costume intenti in diverse attività.
Verranno inoltre eseguite letture itineranti di brevi brani legati al contesto storico e alla decorazione delle sale: dalle lettere di Annibale Caro ai fratelli Zuccari, alle descrizioni di Giorgio Vasari. Le letture saranno a cura di Romolo Passini, Alessio Mascagna e Lisa Scafa con l’accompagnamento musicale di Claire Duri (traversiere) e Teresa Peruzzi (viola da gamba).
Durante la notte del 21 gli ambienti del Palazzo torneranno in vita, rianimando la maestosa dimora di una delle famiglie più influenti del Rinascimento italiano e risvegliando la grandiosità della corte del cardinale Alessandro Farnese.
Si potrà passare la serata presso la corte dei Farnese al prezzo simbolico di 1 euro.

 

"Rituali in onore del defunto. La pittura funeraria a Tarquinia", nella Necropoli dei Monterozzi  permetterà al pubblico di approfondire attraverso la pittura funeraria le modalità di svolgimento dei rituali funebri nel mondo Etrusco. Attraverso l’analisi delle pitture presenti nelle tombe di Tarquinia, Patrimonio Unesco, sarà possibile ripercorrere come in un libro illustrato i diversi momenti del rituale funebre. Il passaggio nell’aldilà per gli Etruschi, come per tutti popoli antichi, è caratterizzato da un ben specifico rituale. La musica, la danza e il banchetto sono gli aspetti peculiari della cerimonia che sottolinea il distacco del defunto dal mondo terreno.

Gli oggetti testimoni di incontro di popoli: l’oriente nel mondo etrusco, sempre a Tarquinia, stavolta al Museo archeologico nazionale dove il pubblico potrà conoscere alcuni aspetti concernenti i rapporti tra il mondo etrusco e quello orientale. Attraverso lo studio delle dimore funerarie dei principi etruschi e dei loro corredi, si approfondirà l’affascinante periodo “orientalizzante” a Tarquinia. Il vasellame, proveniente dal vicino oriente, destinato al banchetto funebre come esaltazione del rango aristocratico del defunto ed alcuni oggetti, come le uova di struzzo, i balsamari, e la situla in faience della tomba Bocchoris, riconducibili a “doni” tesaurizzati, sono la traccia e i testimoni “parlanti” dei contatti tra i popoli dell’antichità. Inoltre il corredo personale composto da collane, pendenti, scarabei in faiance, fibule, fermatrecce e pettorali in oro permettono di conoscere il lusso e la ricchezza dell’aristocrazia etrusca, che esercita il proprio potere all’interno dei nascenti centri urbani attraverso l’ostentazione di carri in bronzo, armi e troni aurei.

"Archeologia a Tuscania tra Ottocento e Novecento. Memorie dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze" a Tuscania, presso il Museo archeologico nazionale.
Negli anni a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento la storia delle scoperte archeologiche a Tuscania è strettamente legata alla città di Firenze che ospita, sin dal 1897, il Museo Topografico d’Etruria. Direttore e creatore di questa nuova realtà fu Luigi Adriano Milani, che riservò alla città di Tuscania, allora Toscanella, un’ampia sezione all'interno delle collezioni del museo. Punto di riferimento sul posto per Milani era Giuseppe Cerasa, Ispettore Onorario dei Monumenti e degli Scavi dal 1893 al 1943. La lettura della fitta corrispondenza tra i due personaggi, conservata negli archivi di Firenze e Tuscania, ha permesso di ripercorrere le vicende legate ai materiali acquistati dal museo, dalla loro scoperta all'esposizione. La lettura delle notizie d’archivio unite allo studio dei reperti, ha consentito di incrementare la conoscenza dei costumi funerari delle grandi famiglie aristocratiche che fra il IV e il I secolo a.C. detenevano il potere economico a Tuscania. Nello stesso tempo la ricerca d’archivio ha permesso di gettare uno sguardo sugli avvenimenti che caratterizzavano il panorama archeologico in quegli anni, sospesi tra i diffusi tentativi, più o meno leciti, di trarre guadagno dagli oggetti rinvenuti, e l’intensa attività di controllo e acquisto del direttore Milani.

Ad Oriolo Romano, nell’anno del Giubileo della Misericordia di Papa Francesco, la storica dell’arte Rosalba Cantone illustrerà la storia di Palazzo Altieri strettamente legata a quella dei suoi Papi e Cardinali. Sarà inoltre presentato il lavoro di restauro dei ritratti dei Papi conservati in una delle Gallerie del Palazzo.

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