La potenza della fede: domenica il battesimo di Gloria, nata da un voto dello scorso 3 settembre

PDFStampaE-mail

rffaele ascenzi, architetto, ideatore macchina, santa rosa, gloria, miracoli, preghiere, biglietti, trasporto, 3 settembre, fede, devozione, viterbo, etruria, la tua etruria, tuscia, alto lazio, tesori d'etruria, cultura, 2016, quotidiano culturale, eventi, manifestazioni, eventi culturali viterbesi VITERBO – La grandissima fede per la piccola Rosa è iniziata a manifestarsi con il montaggio della Macchina, in attesa del Trasporto del 3 settembre. Un rito ormai per addetti ai lavori e tanti viterbesi che non si perdono le prime fasi che portano alla grande serata.

Dallo scorso anno però, merito di Raffaele Ascenzi, anche questa parte folcloristica è diventata speciale, con il tradizionale trionfo di Gloria, la Macchina ideata dall'architetto ed ex Facchino, che mette al centro il messaggio religioso, la fede, la speranza, un pensiero speciale verso la piccola Rosa. L'idea di inserire all'interno di Gloria i biglietti con le richieste dei fedeli, che siano preghiere, esortazioni o richieste di piccoli miracoli, ha fatto centro.

A distanza di un anno dalla prima uscita sono le prime emozionanti storie a far tornare il messaggio religioso al centro della festa.

La prima è stata annunciata da don Alfredo, parroco di Sant'Andrea a Pianoscarano, in procinto di raggiungere Castiglione come nuova sede, ieri durante l'omelia, riportata dallo stesso Ascenzi: tra i migliaia di fogliettini, in uno era riportata la preghiera di una coppia, da tempo in lotta per avere un bimbo, con scarsissima, se non nulla, possibilità data dai medici.

Nonostante le difficoltà riscontrate nel tempo è bastata la grande fede in Rosa, l'averla esortata nella rievocazione del suo santo viaggio tra le mura della città, per accogliere e avere tra le braccia la loro prima figlia, che domenica sarà battezzata nella parrocchia piascaranese con il nome di Gloria. Un miracolo? Difficile darne una collocazione razionale, ma di certo tanta fede, un mezzo terreno per raggiungere una piccola grande donna da secoli celebrata in città.

E non si tratta dell'unica storia da raccontare. Sempre Raffaele ha confidato stamani di essere stato contattato da una turista di Modena, a Viterbo lo scorso anno, sconfortata per aver perso il lavoro. E' bastata l'esortazione di trovarne uno nuovo, lei unica fonte di reddito di famiglia, poi inserita sulla Macchina, e tanta speranza. L'8 settembre è stata contattata da una signora che le ha offerto un contratto a tempo indeterminato. Per un nuovo gioco del destino la titolare si chiamava di nuovo Gloria. E ancora due cose speciali, stavolta richieste dallo stesso Ascenzi, talmente difficili da realizzare e subito diventate realtà.

Piccole e grandi storie di vita, magari coincidenze, magari scaturite da quella fede che può incutere quella sicurezza che ti fa saltare gli ostacoli e arrivare a traguardi prima insperati.

Anche quest'anno le preghiere lasciate dai fedeli saranno portate all'interno di Gloria e viaggeranno lungo il Trasporto, carichi di quella fede, forza e volontà da sempre segno distintivo del 3 settembre viterbese.

Teresa Pierini

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna


Anti-spam: complete the taskJoomla CAPTCHA