Parking Palazzo Farnese... per pochi eletti. La denuncia di Matteucci (Viterbo Civica)

PDFStampaE-mail

palazzo farnese, parcheggio, pubblico, mattoni cinuecento, beni culturali,  minisero, dipendenti, sopruso, caprarola, viterbo, etruria, la tua etruria, tuscia, alto lazio, tesori d'etruria, cultura, 2016, quotidiano culturale, eventi, manifestazioni, eventi culturali viterbesi, CAPRAROLA – Il problema di ogni lavoratore è il parcheggio, specie in una metropoli come il paese cimino. Quindi risulta assolutamente comprensibile che un bene culturale come Palazzo Farnese abbia il suo piazzale ad esclusivo utilizzo di pochi fortunati che possono varcare il cancello che in teoria, dovrebbe proteggerlo.

Mica è pensabile andare a lavorare e preoccuparsi pure di trovare un posto lungo le vie intorno, magari in salita, è troppo complesso e faticoso, e poi è estate. E' come se si parcheggiasse nel cortile di Palazzo dei priori. Ops è stato fatto ma solo per un attimo; è come se si usasse il cortile dell'ex tribunale, forse anche questo è stato fatto. Che sia infettivo?

E allora che si utilizzino quei bei mattoncini Cinquecenteschi, che se stanno li da anni vuol dire che resistono, e soprattutto facciamo notare a chiunque osi di fare altrettanto che non si fa, non si entra in quel posto che è un bene culturale.

La situazione paradossale è stata denunciata stamani da Lucio Matteucci, Viterbo Civica, a quanto pare in trasferta in provincia!

Il paradosso nel paradosso che vedendo quella situazione si è un attimo “abbattuto”, sedendosi ad una balaustra. E no, non si fa, gli è stato fatto notare da una solerte impiegata, quello è un bene culturale da proteggere. Immediate le scuse del palazzo farnese, parcheggio, pubblico, mattoni cinuecento, beni culturali,  minisero, dipendenti, sopruso, caprarola, viterbo, etruria, la tua etruria, tuscia, alto lazio, tesori d'etruria, cultura, 2016, quotidiano culturale, eventi, manifestazioni, eventi culturali viterbesi, distrattissimo turista viterbese, che non ha poi resistito, ha fatto presente il danno che possono creare le auto parcheggiate, ottenendo una stizzito “lei non sa chi sono io”, un classico.

A quel punto ha inondato l'etere raccontando l'assurda situazione, che divide perfettamente in due chi può e chi non può, fatto fin troppo evidente ai caprolatti ormai rassegnati. Peccato che non si sia più ai tempi del Marchese del Grillo, quello di impronta sordiana, che faceva notare la fondamentale differenza tra nobili e populino.

Per inciso Palazzo Farnese, dopo la ristrutturazione ministeriale dei Poli museali e delle Soprintendenze, non fornisce più l'utilizzo del luogo per manifestazioni culturali e concerti, ultimo esempio il Festival Di Voci e di Suoni, da 9 anni anima del cortile, quest'anno “sfrattato” altrove, nel piazzale di Santa Teresa dove comunque non ha perso la magia che le note sanno dare.

Proteggere un bene culturale è dovere di chi prende le decisioni per conto del Ministero, dare il buon esempio anche e siamo certi che verranno prese le opportune correzioni, anche per la salvaguardia dei turisti, che potrebbe inciampare su buche che si potrebbero formare sotto il peso delle auto.

Teresa Pierini

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna


Anti-spam: complete the taskJoomla CAPTCHA