Grande classica al fortepiano: prosegue il Civtafestival

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“E’ un concerto molto particolare, è una scoperta che il Civitafestival propone per ascoltare le musiche dei più grandi compositori di tutti i tempi come realmente venivano eseguite – sottolinea il direttore artistico del Civitafestival, Fabio Galadini -  Mozart, Beethoven e Bach componevano per forte piano, ma oggi generalmente li ascoltiamo solo su pianoforte. Mercoledì invece potremo ascoltarle sullo strumento originale da Richard Fuller, che è uno dei massimi esperti di questo strumento antico”.

Il fortepiano è un cordofono a percussione ed è il principale precursore del pianoforte. Fino agli inizi del XIX secolo il termine fortepiano è stato usato in alternativa al pianoforte. Come il moderno pianoforte, il fortepiano produce suoni grazie a corde che vengono percosse per mezzo di martelletti azionati da una tastiera. Il fortepiano fu inventato intorno al 1700 a Firenze dall' abile cembalaro Bartolomeo Cristofori, al servizio del principe Ferdinando II de' Medici. La nuova idea non attecchì immediatamente, ma quando lo strumento, circa cinquant'anni dopo, ebbe diffusione sufficiente, diventò il prediletto dei maggiori esponenti della musica sette/ottocentesca, come Mozart, Haydn, Muzio Clementi e Beethoven.

Richard Fuller, di origine americane, con il suo arrivo a Vienna ha dato impulsi decisivi al rilancio del fortepiano in Austria e Germania e oggi è uno degli interpreti preminenti del repertorio ed è tra i pochissimi che hanno cercato di utilizzare esclusivamente le risorse musicali specifiche di pianoforti d' epoca.  L' enfasi del lavoro artistico di Richard Fuller oggi sta nel pianoforte solisti di Haydn, Mozart, Bach e loro contemporanei.