Sabato 12 Marzo 2016 18:37
VITERBO - Una giornata freddina e con qualche nube ha accolto i ciclisti della Tirreno Adriatica, che partiti da Montalto e diretti a Foligno hanno attraversato la città dei papi, costeggiandone la periferia e varcando tra gli applausi Bagnaia.
Un arrivo che ai più è sembrato improvviso o, peggio, improvvisato, con traffico impazzito e automobilisti non proprio felicissimi. Scarsa l'informazione data sull'evento che ha comunque bloccato la strada statale, l'arteria principale che collega il capoluogo con due frazioni, viale Trieste, Fiume e poi oltre Bagnaia, per un paio d'ore.
Scene di nervosismo al passaggio a livello, dove i vigili spostavano in continuazione la transenna per far deflluire il traffico verso la zona Peep, vicolo cieco, dal momento che l'unica strada per tornare via era Fossitella o la tangenziale all'altezza del campo sportivo, che confluiscono di nuovo sul percorso: un incubo quindi.
Andando oltre ai problemi, pur se evidenti, tanti bagnaioli sono scesi in piazza, alcuni bambini con qualche tricolore per i ciclisti italiani, tifosi che sono stati accontentati poco verso le 11.50 con il passaggio dei quattro fuggitivi, tre italiani appunto e un portoghese, seguiti intorno a mezzogiorno dal gruppo e dalle ammiraglie.
Ancora pochi minuti e l'auto di fine corsa segna il passo, la corsa è terminata, il caos del traffico resta. Magari la prossima volta, dal palazzo, si pensi a dare più informazione e più organizzazione, perché, nonostante gliennesimi proclami, è fin troppo evidente, e sulla pelle dei viterbesi, che ancora un filo di coordinamento non avrebbe guastato.
T. P.