Tornare a vivere con il lavoro dei campi

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campagna amica, ceis, colidretti, punto vendita, verdure, viterbo, etruria, tuscia, alto lazio, tesori d'etruria, 2012,VITERBO – Un corso sull’agricoltura, uno sui sistemi di potatura, tanto lavoro duro per contrastare un anno dalla siccità incredibile. Questa è la fotografia di ieri. Quella di oggi è il risultato di tanto impegno: tutti i ragazzi ospiti del Ceis che si sono impegnati nella cooperativa Lavoro e solidarietà orgogliosi di mostrare i propri frutti, il risultato che hanno portato i campi arati e curati per mesi. Solo sorrisi, sabato mattina, tra i ragazzi di Don Alberto Canuzzi, è la cosa più evidente che saltava all’occhio, più dei broccoli appena colti, delle patate risposte con cura, dei bellissimi cesti piene di bontà prodotte in un’azienda di ben otto ettari.

Da un paio di mesi ogni sabato il Ceis, che quest’anno festeggia trent’anni di attività, apre il proprio cancello e mette in vendita prodotti della terra, coltivati da sette ospiti della comunità addetti ai campi e altri sei addetti alla raccolta e alla vendita. Un lavoro che è stato finalmente premiato dalla bandiera gialla di Coldiretti, che ha ufficialmente assegnato al punto vendita il logo di Campagna Amica. Da questa settimana l’impegno raddoppia: il mercatino di prodotti freschi e genuini aprirà ogni mattina di lunedì e venerdì, dalle 9 alle 12,30.

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“I nostri ragazzi sono entusiasti – ha sottolineato don Alberto – perché la comunità si apre alla città e si sentono considerati. Questa operazione ci ha permesso anche un importante inserimento nel mondo del lavoro, perché dopo tanti errori passati ora i ragazzi si impegnano, guadagnano lavorando la terra e vedono con i loro occhi i risultati, con tanta soddisfazione. Perché come la speranza, il seme cresce e diventa pianta. E’ un modo per chiedere scusa degli errori di ieri, anche ai genitori che oggi sono presenti a questa festa, e danno un contributo dimostrando a tutti che dalla droga si esce. Un progetto tutto per loro, non pensate che ci finanziamo vendendo i prodotti, non lo facciamo per guadagno, ma per un progetto terapeutico. Così si potrà dire che la Comunità produce non soltanto benessere mentale, recupero dalla tossicodipendenza, ma anche un prodotto per il benessere fisico”.

Teresa Pierini