Martedì 02 Maggio 2017 17:49
ROMA - Presentata nella sede della Fondazione Civita la candidatura di Civita di Bagnoregio nella Lista Propositiva Italiana (Tentative List) da cui il Governo attingerà per presentare la proposta italiana. Una sfida importante che ha avuto la benedizione del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Al suo fianco Gianni Letta, presidente dell'associazione Civita, che ha illustrato l'idea iniziale, quando Gianfranco Imperatori nel 1987 insieme ad Antonio Maccanico coinvolse altri amici e amministratori nel progetto di recupero del meraviglioso borgo sui Calanchi.
Sono passati anni, Bagnoregio è cresciuta anche per merito di Civita, che ha saputo mostrarsi fragile ma combattiva, e che ora punta verso un riconoscimento importante come quello dell'Unesco, inserita tra i Beni materiali patrimonio dell'Umanità. La strada è lunga, tra le richieste è presente anche la vicina e altrettanto incantevole Orvieto, ma il Lazio si stringe a sostegno del suo gioiello.
Una grande soddisfazione per il sindaco Bigiotti: "Un iter iniziato da tempo che oggi porta Civita nella Tentativ List, un primo passo che io leggo come straordinario traguardo. Grazie al professor Puglisi con cui è iniziato il percorso e tutte le istituzioni che ci sono state vicine. Grazie alla commissione che ha lavorato al mio fianco, ai 150 personaggi famosi e alle 40 mila persone comuni che hanno sostenuto il progetto con la firma". Dopo il sindaco sono intervenuti gli amici di Civita, primo il geologo Margottini, con un video dall'Egitto che non ha nascosto la soddisfazione dell'eventuale proclamazione da parte dell'Unesco.
Un altro amico, e cittadino, lo psichiatra Paolo Crepet, arrivato "per caso" sui Calanchi: "Sono del Nord Est, conoscevo poco il Lazio e ancora meno Bagnoregio, arrivandoci 25 anni fa. Civita è come una donna bellissima e fragile, questo deve incutere rispetto. In questi anni è stato possibile salvare la parte Nord, ora dobbiamo cogliere questa occasione per trovare il giusto sviluppo sostenibile. E ancora Paco Lanciano, collaboratore di Piero Angela e Mario Panizza, rettore di Roma 3, entrambi convinti che la valorizzazione deve portare verso un utilizzo tutelato, per proteggere un luogo unico, esemplare, ma da vivere.
Parole ascoltate con interesse dal presidente del consiglio direttivo della Commissione Nazionale Unesco Franco Bernabé, che ha subito sottolineato la sua figura super-partes: "Ho un ruolo istituzionale e per me sono tutti uguali, sono qui per la straordinarietà del luogo. Tutta la Tuscia e l'Etruria sono posti unici dal punto di vista geografico, ambientale e per l'importanza degli insediamenti umani. Nonostante le critiche l'Italia è l'unico Paese che ha fatto della salvaguardia e della valorizzazione la sua battaglia di difesa. Una qualità artistica e storica che va valorizzata con un turismo sostenibile. Per quanto riguarda Civita mi permetto di sottolineare come sia importante la riqualificazione del territorio che la circonda, per trattenere i turisti e non avere un mordi e fuggi che non porta vantaggio al territorio. E' il turismo che deve far crescere il territorio , senza questo la città muore davvero, non sono i Calanchi a minacciarla ma la mancanza di vita".
Parole che suonano come un campanello di allarme o, meglio, un consiglio: senza un progetto organico che leghi il turismo al territorio che la circonda si rischia di non aver troppe possibilità di vittoria nella scelta da "tentativ" a "patrimonio materiale" presentato all'Unesco.
In chiusura il presidente Zingaretti, che ha ringriato Letta e tutti i presenti alla conferenza: "Sono stato coinvolto fin da subito ma ero distratto da qualche risanamento da fare, ora sono certo che la Regione Lazio ci sia per dare voce al processo di partecipazione che ha supportato Civita. E' questo il nostro sforzo, puntare sull'economia della bellezza, che permetta di scommettere sulla riscoperta o sulla valorizzazione del territorio. Roma è una grande opportunità per tutti, ma spesso tende ad accentrare l'attenzione. Ora possiamo puntare sull'economia della bellezza che tenga insieme tutto con qualità. Infine un ricordo della mia infanzia: andai a Civita con l'autobus, per una gita di classe, e il magone legato a quel nome che mi impressionò, 'la città che muore'. Ora è un luogo di vita e come tale va tutelato".
Parole raccolte e rilanciate dal primo cittadino di Bagnoregio: “Abbiamo iniziato un cammino importantissimo – spiega il sindaco Bigiotti – che non sarebbe stato possibile senza il supporto fondamentale della Regione Lazio. Siamo pronti a lavorare alla sfida lanciata dal presidente Zingaretti di costruire un modello di crescita dei territori che metta al centro l'economia della bellezza”.
Teresa Pierini