Teatro

Prologo QdA: il duello tra Tancredi e Clorinda diventa danza

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L'occasione è stata offerta dalla compagnia Muta Imago, in residenza con QdA proprio a Vitorchiano, dove sta allestendo l'opera ispirata ai "Madrigali, guerrieri, et amorosi" di Monteverdi. Senza scenografie, che saranno presentate all'inaugurazione ufficiale di Rimini, il pubblico viterbese ha avuto la possibilità di ammirare l'ultima parte, la scena finale, con il combattimento tra Tancredi e Clorinda.

La storia musicata da Monteverdi racconta il canto XII della Gerusalemme liberata, in cui il cavaliere cristiano Tancredi, innamorato di Clorinda, guerriera musulmana, viene costretto dalla sorte a battersi in duello proprio con lei e ad ucciderla. In punto di morte Clorinda si converte e, battezzata, affronta con serenità il trapasso, sullìaria "S'apre il cielo; io vado in pace".

 

Intervista e racconto con la coppia Jannuzzo/Caprioglio, a Ferento con Alla faccia vostra

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Venerdì 04 Agosto 2017 16:45

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Uno degli appuntamenti in programma ha strappato applausi del pubblico del Teatro Romano di Ferento, che hanno accolto con entusiamo "Alla faccia vostra" di Pierre Chesnot. Poco prima dello spettacolo, i due protagonisti hanno confidato in un'intervista video (clicca qui per vedere) il grande affiatamento che lega il cast e la gioia di presentarsi ogni sera sul palco.

Il risultato sul palco è praticamente perfetto: veloce, dinamico, con un perfetto rispetto dei tempi e delle battute, forte di una serie di colpi di scena che portano il testo decsiamente oltre dalla solita storia legata ad un'eredita da dividere. Mentre il "morto-non morto" gestisce vite altrui senza mai apparire, mano a mano si conoscono i tratti caratteriali di ciascuno, si scoprono le loro debolezze e si arriva persino ad amare i più cinici, in fondo dei "poveri santi" che vogliono provare a vivere.

 

Successo per Alti e Bassi di Paola Tiziana Cruciani, con ricavato a favore dei terremotati

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Paola Tiziana Cruciani, sul palco insieme al maestro Alessandro Greggia, autore delle musiche originali, e Manuela Bisanti, ha emozionato e divertito la platea con due storie di donne sospese fra alti e bassi emotivi, economici, sessuali, fisici, familiari, storici ed esoterici, sullo sfondo di Roma e della sua vita quotidiana. Lo spettacolo è stato organizzato dal Comune di Caprarola in collaborazione con le associazioni Pro Loco e Quelli del Martedì e con il sostegno della BCC Ronciglione e Barbarano Romano - Filiale di Caprarola.

 

 
 

Un Malato immaginario molto intimo strappa applausi al Teatro San Francesco

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Questo è il tema centrale della comédie – ballet ‘Il Malato Immaginario’ di Molière che domenica 21 gennaio, è andata in scena al Teatro San Francesco di Bolsena, rappresentata dalla compagnia Progetto Teatro Pistoia.

Ne ‘Il Malato immaginario’ Molière mette in scena le vicende familiari di un ipocondriaco, Argante, che si circonda di medici inetti e furbi farmacisti ben contenti di alimentare le sue ansie per tornaconto personale. Argante è inoltre prigioniero della propria fissazione di voler maritare la figlia Angelica con il figlio di un medico, benché lei sia innamorata del giovane Cleante. Argante è sposato con una donna meschina e dunque è vittima di sé stesso e burattino di chi gli sta intorno e grazie alla complicità della cameriera Tonina e del fratello Berardo cadrà in un inganno in grado di fargli aprire gli occhi sulla realtà che lo circonda.

 

Marlene o Tamara? Applausi per "entrambe" a QdA, anche da Christian De Sica

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L'ex chiesa di Sant'Egidio ancora una volta scenario perfetto per l'appuntamento di ieri, in replica anche oggi e domani, 15 e 16 ottobre alle 21, con “Marlene l'unica moglie”, scritto da Valeria Botta e diretto da Marco Mattolini. In scena Giancarlo Ratti, Donatella Pandimiglio e Marco Simeoli, accompagnati al pianoforte da Roberto Gori e al violoncello da Fabrizia Pandimiglio, tutto intorno il pubblico (tra cui come annunciato Christian De Sica, guarda il video qui), in una sorta di abbraccio ideale ai protagonisti.

La storia è tratta dalla realtà: la vita bipolare di Tamara, governante di Maria, figlia di Rudolf e Marlene, e per Marlene intendiamo la Dietrich, che si sostituisce alla diva prendendo il suo posto, in tutti i sensi, nella sua vita familiare.

Nel testo scritto dalla giornalista Valeria Botta si sviluppa, con un ritmo veloce e tagliente, un intricato avvilupparsi di soggetti, che nel tempo diventano altro, acquisendo la personalità dell'artista, nel caso di Tamara, ma anche la copia di se stesso, il marito Rudolf, con cui condivide la follia e lo stesso giornalista che capita in casa, prima giudice e poi incantato spettatore dell'angelo azzurro o della sua fotocopia.

 
 

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