Museo delle Frane: tanta emozione per l'inaugurazione

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museo frane, civita bagnoregio, inaugurazione, gianni letta,BAGNOREGIO – Era presente il pubblico delle grandi occasioni per il taglio del nastro inaugurale del Museo geologico e delle frane di Civita di Bagnoregio, intitolato a Gianfranco Imperatori, che ha sede a Palazzo Alemanni  e che si è svolta lunedì mattina.

Tanti i politici del territorio, i sindaci Giulio Marini, Roberto Mancini, Giuseppe Pagliaccia, insieme al padrone di casa Francesco Bigiotti, l’assessore Bartoletti, il presidente della provincia Marcello Meroi, accompagnato dai colleghi di giunta Fraticelli, Danti e Santucci, e anche da Orvieto e Terni, il prefetto Scolamiero, il vescovo Fumagalli, e tanti rappresentanti del mondo imprenditoriale, tra cui Orsolini e Manganiello, e il direttore del sistema museale del Lago, Pietro Tamburini.

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Tutti presenti per accogliere Gianni Letta, presidente onorario dell’associazione Civita, che per anni ha portato avanti il progetto insieme ad Imperatori e a Maccanico e che finalmente, dopo decine di anni, vede la luce grazie ad un finanziamento della Regione Lazio.

 

L’inaugurazione è stata un momento molto toccante, e Gianfranco Imperatori è stato il protagonista assoluto nei discorsi delle autorità, più volte ricordato proprio nel terzo anniversario dalla sua scomparsa.

 

Il sindaco Bigiotti ha salutato i presenti a nome di tutta la cittadina, mentre le campane di San Donato scandivano l’arrivo del mezzogiorno, e ha poi ricordato che “Questo museo naturale vive e respira, come tutto il territorio che la circonda”. Dopo i ringraziamenti ai sindaci che lo hanno preceduto e l’associazione Civita, il primo cittadino ha ricordato l’importanza del progetto: “Attraverso l’esperienza del museo delle frane prendiamo una strada maestra per superare questi tempi complicati, salvare Civita non vuol dire solo restaurare il passato ma inventare un futuro”. Dopo il sindaco ha preso la parola il presidente Meroi che dopo il saluto alle autorità presenti ha ricordato l’importanza della sinergia tra istituzioni e privati, per dare la giusta valenza ai tanti siti culturali presenti nel territorio “Gli enti locali devono rivendicare e supportare le nostre radici”.

L’ingegner Claudio Margottini, direttore scientifico del Museo Imperatori, ha ricordato gli inizi: “Venticinque anni fa abbiamo iniziato a stendere questa idea, un museo che rappresenta la storia di Civita e la continua sfida che è stata fatta con le frane, cercando nel frattempo di attirare turisti, mostrando che questo è un territorio dinamico che cambia con il tempo. Non è una città che muore ma è una città vivente, questo è il concetto che vogliamo esprimere nel museo”.

La parola è così passata a Gianni Letta. “Civita è una città che vive – ha confermato – questo è un itinerario dello spirito, e lo dimostra il suono della campane sentito all’inizio dell’intervento del sindaco e gli odori che vengono dalle finestre. Questo di oggi è un atto dovuto, anzi un atto voluto, da tutti quelli che amano Civita e hanno voluto bene a Gianfranco Imperatori. La bellezza di questo luogo fece scaturire l’associazione Civita e un’organizzazione che faccia valorizzare questo luogo. Qui è nato il sogno di Gianfranco, scaturito dalla sua passione per la cultura e per l’arte, ma anche dalla sua esperienza di economista e di banchiere. La società aveva bisogno di qualcosa di diverso, questo il suo messaggio che anticipava il concetto di economia della conoscenza”. Più volte l’onorevole Letta ha fatto i complimenti a Bigiotti per come è tenuta Civita e ha ringraziato di cuore Vanella Imperatore, che sta oggi portando avanti il progetto di Gianfranco, prendendosi il compito di sostenere tutte le sue iniziative. “In 25 anni l’associazione Civita – ha concluso Letta – si è costituita come modello, sulla linea lanciata da Gianfranco: coniugare la valorizzazione e le tutela dei beni artistici e culturali con il mondo delle imprese per creare un circuito vizioso che con il recupero del passato potesse costruire il futuro. Dobbiamo rendere merito a Gianfranco Imperatori, nel giorno in cui nasce un museo che mostra come la natura crea un territorio straordinario che è uno spettacolo per gli occhi e per lo spirito, costruendo su qualcosa che è apparentemente distruttivo”.

Il prefetto Scolamiero ha ricordato l’importanza delle bellezze del territorio e ha presentato la signora Imperatore che emozionatissima ha ricordato gli amici presenti da sempre, dalla scoperta di Civita di Bagnoregio,  e tutti i soci dell’associazione.

Dopo un breve discorso, in cui ha annunciato la gioia di essere salito a Civita a piedi, il vescovo Fumagalli ha impartito la benedizione e ha lasciato spazio al taglio del nastro, in cui sono stati protagonisti Letta, la signora Imperatori e il sindaco Bigiotti.

Il gruppo si è poi trasferito all’interno del museo, che è stato illustrato dal direttore Margottini e che ora è a disposizione del pubblico, che potrà conoscere l’importantissimo passato di questa terra e vedersi svelare anche qualche dettaglio futuro.

Teresa Pierini