TUSCANIA - Giampiero Samorì nella Tuscia e piú precisamente a Tuscania nella splendida cornice della "Boscolo Etolie Academy in Largo della Pace 11, questa mattina, martedí 19 febbraio alle ore 11.
Samorí arriva nella Tuscia per parlare del programma della Lista dei Moderati in Rivoluzione Mir e sostenere le candidature del gruppo guidato da Enrico Maria Contardo Capolista alla Camera dei Deputati nel Collegio Lazio 2 per (Viterbo, Frosinone, Latina e Rieti) e da Giovanni Bartoletti capolista al Senato della Repubblica.
Con loro nelle liste del Mir altri viterbesi in lista, Pietro Bevilacqua al Senato, Francesco Virgili, Danilo Quintano, Ombretta Perlorca, Milena Miralli, Federica del Cima, Riccardo Loria alla Camera, Bruna di Berardino e Giancarlo Giuseppe Termini candidati alla Regione Lazio in coalizione con il Presidente Storace.I Moderati in Rivoluzione, sono apparentati col Popolo delle Libertà in quanto il centro destra é la propria area di riferimento, e anche perché il Mir ritiene che Monti abbia una visione oligarchica della società mentre Bersani e tutta l'area di sinistra abbiano la visione di una società che non esiste più.
Un movimento che chiede per la sua lista un voto diversamente utile per un obiettivo: cambiare completamente la classe dirigente e il programma di governo.
Giampiero Samorí sostiene che "il voto deve essere diversamente utile o vogliamo ancora votare i soggetti messi in lista dagli altri partiti che hanno totalizzato tutti insieme zero ore di lavoro? L'unico voto utile e' quello al Mir che e' l'unico partito dell'area moderata che guarda al futuro, ha classe dirigente, ha idee e diventera' il partito leader dell'area moderata in sei mesi o un anno, penso che Berlusconi quando parla di voto utile voglia dire 'votate Samori'', ma non può dirlo solo per non offendere gli altri, la classe dirigente che ha governato fino ad ora si e' rivelata incapace, occorre discontinuità ed ecco perché' ho voluto scegliere persone nuove anche se questo vuol dire pagare un prezzo in termini di consenso. Che senso ha continuare a sostenere chi ha distrutto chi più', chi meno questo Paese?".
Una ricetta di buon senso quella dei Moderati in Rivoluzione, prima subito la istituzione di una Banca pubblica che, attraverso la Bce, possa agevolare l'accesso al credito delle imprese e poi l'aumento dei redditi medio-bassi con un incremento reale in busta paga di 250 euro mensili, perché' solo attraverso i consumi si può' rimettere in moto l'economia.