La Tuscia romana verso l'Europa: l'impegno di Mazzoli

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“Il vostro sforzo di entrare nel merito dei problemi e trovare in questo la chiave di un impegno politico e civile quotidiano è – ha detto Mazzoli rivolto ai coordinatori di circolo dei paesi promotori - un fatto molto positivo. Essere qui significa accogliere l’elaborazione e assumere degli impegni. Queste proposte devono essere oggetto di iniziativa politica a livello locale e provinciale. Nella sfida politica che si sta lanciando, c’è l’idea di legare molto l’azione a un lavoro concreto sui territori. Una riflessione che sta dentro una nuova idea di Europa. Questo è un punto politico fondamentale che ci aiuta oggi nella campagna elettorale ma ci servirà i prossimi anni per fare cose concrete per il territorio”. Il documento programmatico che stabilisce la condivisione e la collaborazione su settori strategici come il turismo, l’agricoltura, i trasporti e i servizi al cittadino, alla fine dell’iniziativa è stato consegnato a Mazzoli e Panunzi.

“L’Europa – ha richiamato ancora il deputato Pd - non è solo burocrazia. A Bruxelles c’è soprattutto la politica che finora ha imposto più vincoli che opportunità ai paesi dell’Ue. Dobbiamo spostare gli indirizzi e gli orientamenti che guidano l’Ue. Se siamo finiti fin qui, è perché le politiche di austerità hanno tagliato tutto, soprattutto nei Paesi più deboli. La battaglia per un’altra Ue è coerente con la battaglia di una nuova visione dello sviluppo territoriale. Siamo a un passaggio decisivo perché il 25 maggio è uno snodo essenziale: ne discende il nuovo Parlamento europeo che nominerà la nuova Commissione. Dal 1 luglio inizia il semestre di presidenza dell’Italia e poi si avvierà la nuova programmazione 2014-2020. In questo ambito, un impatto forte lo si avrà dagli investimenti sullo sviluppo sostenibile”.

“Mettersi insieme – ha continuato Mazzoli - è l’altra questione fondamentale: non solo nell’esperienza del Gal ma anche nel disegno sul superamento delle province si prevede la costituzione delle unioni dei comuni. Mettere insieme servizi e competenze rende le risposte al cittadino più efficienti e come premio si eliminano i vincoli del patto di stabilità”.

Un plauso al progetto è arrivato anche da Panunzi: “Questo dovrebbe essere il nuovo modo di andare avanti, quello di un partito che discute quotidianamente dei problemi e porta a casa risultati. In Regione abbiamo trovato 600milioni di euro di fondi europei disponibili. Abbiamo iniziato a fare progettazione per non disperdere risorse. Ebbene, nel 2013 eravamo tra le ultime regioni in Italia per l’uso di fondi europei, ora siamo al terzo posto”.

Apprezzamenti anche da Egidi: “Questo – ha dichiarato – è il primo appuntamento per presentare un lavoro frutto di settimane di studio ed elaborazione, presentato da nuovi e giovani coordinatori di circolo. Si torna a investire in idee in un’area geografica spesso dimenticata. E’ una nuova idea di stare sul territorio, per costruire una rinnovata collaborazione ed uscire dall’isolamento”.