Peroni minacciato per un fazzoletto di terra

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leandro peroni, sindaco, primo cittadino, cellere, viterbo, etruria, tuscia, alto lazio, carabinieri, lettera, minacce, missiva, minatoria, ettore, vendita, terreno,CELLERE – Come vi avevamo annunciato su queste pagine nell'articolo dedicato alla premiazione dei carabinieri, il primo cittadino Leandro Peroni ha ricevuto una missiva contenente minacce, considerata attendibile dai Carabinieri, immediatamente informati della lettera.

La busta è giunta all’indirizzo del Comune lo scorso 20 ottobre, il sabato che precedeva la consegna dei diplomi di ringraziamento ai Carabinieri intervenuti a febbraio durante il rocambolesco rapimento del consigliere Ciuchini, nei giorni della nevicata. “Questo mi ha fatto pensare molto – spiega il sindaco Peroni – mi rimane facile collegare le cose, anche se ovviamente non posso essere certo. La minaccia è legata ad un fatto puerile, decisamente poco importante per la nostra comunità”.

 

Nella lettera, scritta a mano con caratteri stampatello, si legge, in un italiano stentato, sembra quasi appositamente per sviare: “Caro sindaco, ti ammazzo se tu vendi la terra ad Ettore, capito mi hai?”.

 

La vendita a cui si riferisce la missiva riguarda la dismissione di 38 metri quadrati di terra, che confinano proprio con la proprietà di un certo Ettore: “Un piccolissimo appezzamento di terreno – aggiunge il primo cittadino – che ci crea più problemi che altro, soprattutto per le fastidiose infiltrazioni nel garage sottostante. Abbiamo deciso di venderlo per levarci un problema e dare la possibilità a chi fosse interessato di acquistarlo, magari proprio Ettore. Per farlo abbiamo seguito le procedure legali, istruendo un bando di gara che permetterà l’aggiudicazione al miglior offerente. Parliamo di poche migliaia di euro, nell’ordine delle unità”.

L’Arma, che due giorni dopo era in Comune per ricevere il riconoscimento delle cittadinanza cellerese, si è immediatamente attivata con le indagini, partendo proprio dalla lettera, alla ricerca di tracce e di caratteristiche che possano individuare il responsabile.

“I Carabinieri hanno una pista da seguire – ha concluso Peroni – e sono certo che sapranno fare il loro lavoro. Quello che  non capisco è perché minacciare per una cosa così sciocca, credo che dietro ci sia altro. A chi da fastidio quello che stiamo facendo?”