Concerti

Applausi per la Banda della Marina ma l'Unione fa ancora discutere

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Mercoledì 05 Luglio 2017 17:07

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Protagonista la Banda musicale della Marina Militare, applauditissima per uno spettacolo gioioso e piacevole, iniziato con l'inno nazionale, Il canto degli italiani, spaziato poi su grandi opere riscritte per banda di Berlioz, Rossini e Verdi, per stupire con composizioni più rare, come la Quintessenza di De Meij a 5 note, l'irruenza americana della Folk Rhapsody di Grunduman. In chiusura l'omaggio a Morricone con le sue colonne sonore più magiche, e quello ai Pink Floyd, con l'aggiunta di batteria, basso e chitarra elettrica. Un pizzico di ironia nell'immancabile bis, La donna è mobile dal Rigoletto di Verdi, proposta nel gioco tra il direttore e il solista, viterbese, ammonito e addirittura espulso, con cartellini calcistici, tra le risate del pubblico.

 

La musica sarà pericolosa... ma incanta. Note e parole del maestro Piovani

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“La musica è pericolosa” è un concerto speciale, arrivato sul palco di piazza San Lorenzo in modo speciale. L'idea nasce in una sera d'inverno tra le note che accompagnano i clienti dell'Hotel Salus, con Giancarlo Necciari che immagina un sogno: la chiusura di JazzUp sul palco principale di Caffeina, per una notte unica. Dal sogno alla realtà, tra gli applausi di una bellissima serata di inizio luglio.

Il concerto è un viaggio nella storia del cinema va di pari passo con la storia e la carriera di Piovani: “La musica è pericolosa” è un omaggio a Fellini, che la riteneva tale per l'emozione che era capace di far esplodergli dentro.

 

 

L'ultima notte di JazzUp porta Piovani a piazza San Lorenzo

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Dove sta andando il Jazz? E’ questa una domanda sulla quale si arrovellano spesso i Jazzisti e jazzofili, cercando un’improbabile risposta che forse non ha senso di essere. C’è chi insinua che è finito negli anni 60, cioè con l’avvento delle nuove tendenze, rimanendo graniticamente ancorato al sound Bebop; chi sostiene che “… più strano lo fai meglio è…”; altri invece che semplicemente vedono nel Jazz soprattutto un linguaggio con il quale esprimere una propria poetica musicale. “Pop”, secondo lavoro di Andrea Bonioli 4Tet, va in quest’ultima direzione. L’accezione che l’autore fornisce alla famigerata parolina magica Pop, altro cavallo di battaglia di musicisti e musicologi, è pertanto ambivalente. Musicalmente le otto tracce rimandano ad atmosfere non prevalentemente swing bensì più popolari, contigue a mondi sonori eterogenei, miscelando climax onirici con loop ritmici, anche ossessivi ma mai ostici. Emozionalmente, infine, con Pop l’autore si racconta in modo trasparente, come del resto tutti potrebbero fare qualora lo volessero.

On stage: Giuseppe Russo - sassofoni; Daniele Basirico - contrabbasso; Nicola Guida - pianoforte - Andrea Bonioli - batteria.

Per concludere al meglio il festival salirà sul palco di piazza San Lorenzo il maestro Nicola Piovani. Il gran concerto di chiusura è realizzato in co-produzione con Caffeina cultura e prenderà il via dalle 22.

 

 
 

L'ultimo sabato di JazzUp: la grande musica libera in piazza del Gesù e la Night al Signorino

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Cambio di palco alle 22 con “Daniele Cordisco e Hammond Trio”. Daniele Cordisco è senza dubbio tra i chitarristi più interessanti della scena jazzistica nazionale. Ha ricevuto numerosi premi, tra cui il prestigioso "Massimo Urbani", nel 2005 ha vinto una borsa di studio per il "Berklee College of Music e nel 2010 il premio "Eddie Lang" con Jim Hall presidente di giuria. Ha collaborato con artisti del calibro di: Gregory Hutchinson, Jerry Weldon, Ronnie Cuber, Denise King, Sarah McKenzie e tanti altri.

 

Il programma del JazzUp tutto ai Cantieri del Signorino

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Stasera infatti, 30 giugno, il palco del JazzUp sposta i suoi numerosi gli appuntamenti all'interno dei Cantieri del Signorino (Strada Signorino, 16– zona Valle Faul).

Si inizia alle 18, con un incontro culturale dal carattere tipicamente locale. Grazie all'associazione Archeotuscia il pubblico del JazzUp avrà l'opportunità di scoprire una parentesi curiosa della storia locale, analizzando la necropoli di Sferracavallo (Norchia) tra passato, presente e futuro. Obiettivo della conferenza è stringere ulteriormente quel legame, già vivo da anni, tra il JazzUp festival e la Tuscia.

Archeotuscia è da tempo una delle associazioni più impegnate a difesa delle eccellenze storiche di questa nostra terra. Come una vera e propria Sentinella della cultura, con oltre cinquecento soci che la compongono, questa realtà associativa unisce tutti coloro a cui sta a cuore il futuro della Tuscia.

 

 
 

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